Un po' di tecnica, oggi (non guasta mai...).
Domenica scorsa ho visitato la 25esima edizione della fiera Foto Show Professionale a Brescia.
Nulla di eccezionale, per la verità. Gli stand occupavano circa metà del padiglione, già di per sè non grandissimo. L'atmosfera era un pochino dimessa, e aleggiava quel vago sentore di provinciale che la Leonessa riesce difficilmente a togliersi di dosso. Per fortuna parcheggio e ingresso erano gratuti.
Entro e mi trovo davanti lo stand Panasonic, unica vera attrazione, per me, della fiera.
Venivano esposte, tra le altre cose, le nuove videocamere AG-HMC151E e AG-HMC71E, entrambe tapeless, ovvero senza nastro.
La prima è sicuramente un buon prodotto; è una palmare esteticamente molto simile alla già diffusa e apprezzata (anche dal sottoscritto seppur con qualche riserva) AG-HVX200, con la differenza che non dispone di meccanica per la registrazione su nastro e che non registra sulle costosissime schede P2, ma su più economiche schede SDHC. La novità è proprio questa: l'utilizzo delle schede SD rende questa camera molto più economica e versatile delle sorelle maggiori, ciò senza pregiudicare troppo la qualità. Le caratteristiche tecniche sono di tutto rispetto: CCD progressivi da 1/3 di pollice, registrazione HD multiformato e frame-rate variabile e possibilità di utilizzare la gamma CineLike. Il codec video utilizzato (altra novità) è l'AVCHD, codec interframe molto più compresso e dunque meno prestazionale in senso assoluto del DVCPRO HD intraframe utilizzato su HVX200 e HPX171 (che arriva fino a 100 Mbps), ma comunque sufficiente a garantire prestazioni di tutto rispetto. Il bitrate massimo raggiungibile è di circa 21 Mbps (e a questo livello di compressione la qualità percepita è davvero ottima). In questa modalità di registrazione è possibile registrare 180 minuti di filmato su una SDHD da 32GB.
Altro vantaggio è che per trasferire i filmati sul computer è sufficiente inserire la scheda SDHD in un comunissimo slot SD ed eseguire l'operazione. (Mentre per le P2 non è certo così semplice...).
La seconda camera, l'AG-HMC71E è, come dire..., pensata per i videomaker squattrinati (ovvero la quasi totalità dei videomaker...).
Si tratta di una camera a spalla molto leggera (perché all'interno del goffo guscio di plastica sostanzialmente non c'è nulla), priva di ottica intercambiabile, priva addirittura della ghiera di messa a fuoco. Monta 3 CCD da 1/4 di pollice a scansione progressiva e, come la sorella minore HMC151E (nelle dimensioni, non certo nelle prestazioni), registra solo su schede SDHC. Niente nastro. Niente meccanica di registrazione. Niente, in questo caso, gamma CineLike e frame-rate variabile (segno che la macchina è pensata prevalentemente per produzioni televisive a basso budget o video matrimoniali). Il codec AVCHD raggiunge un bit-rate massimo di circa 13Mbps (contro i 21 della HMC151E). A livello di connettività la camera è discretamente equipaggiata: due ingressi XLR, uscita component analogica, USB 2.0. Manca (altra pecca) l'HDMI (presente su altri modelli).
Se il prezzo di questa annunciato si aggirasse veramente sui 2000 euro si tratterebbe ceramente di un buon affare, pur con tutti i limiti citati sopra. Il prezzo della sorellina 151 sarà sicuramente molto più elevato.
Rimango perplesso sulla praticità effettiva di queste camere in un mondo dove la maggior parte dei prodotti di fascia medio-bassa vengono ancora relizzati in SD e su nastro.
Esempio: sono di Poggibonsi, mi chiamano a Bardonecchia per fare delle riprese. Parto con la mia fiammante camera AVCHD. Faccio bella figura, perché gli altri colleghi usano ancora la DVX100 con lo "stupido nastrino". Arrivo. Riprendo. Finisco. "Ok, il montaggio lo facciamo in studio, lasciami la cassetta!". "Ehm... cassetta? Non c'è la cassetta... qui si usano schede SDHC". "Lasciami la scheda SDHC!". "Ehm... non posso lasciarti la scheda SDHD da 32 Gb, mi serve domani per un lavoro a Molfetta. Vengo in studio con te e scarichiamo il filmato!". "Il mio studio è a Sondrio, non a Bardonecchia... ci tornerò dopodomani". "Va bene, aspetta, prendo il portatile, ti scarico il filmato e te lo copio al volo; hai percaso un hard disk esterno?" "No, mi spiace..." "Ah... ok..." "Che si fa? Io devo andare a cena con i fotografi..." "Senti, torno a Poggibonsi, scarico su una cassetta e te la spedisco con corriere espresso". "Va bene, va bene.. ma... non potevi venire con una DV-CAM?"
venerdì 31 ottobre 2008
Addio, nastrino... ("Ma non potevi venire con...")
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1 commenti:
Grande Capitano! :-) il tuo esempio finale è veramente meraviglioso. Rende perfettamente l'idea ;-)
Allora, rischiare per rischiare di non avere il nastrino, vale la pena aspettare di avere la "Videocamera" con la V maiuscola!...
Eh! che videocamera sarà mai???
Curiosi è?...
Aspettate l'autunno del 2009.. chi vivrà vedrà! ;-)
.... anche se non mi sento così cattivo.. a presto anticipazioni dal sottoscritto!
Ciao!
Giulio L. Nicolis (digital d.o.p. - camera operator)
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