Apprendo dal sito di Digital sat che all'IBC di Amsterdam (importante fiera internazionale dedicata al broadcasting), un'azienda ha presentato un decoder basato sullo standard DVB-T2 (il successore del DVB-T, ovvero l'attuale standard di trasmissione del segnale televisivo digitale terrestre, quello che utilizziamo quitidianamente per vedere la tv digitale via antenna). Il nuovo standard promette prestazioni decisamente migliori rispetto al precedente, e dovrebbe garantire una migliore ricezione del segnale a parità di bit-rate (particolarmente utile per i segnali HD).
E voi direte: "Bello, ma che ce ne importa?".
Bah, ce ne importa abbastanza, perché il nuovo segnale (che prima o poi le tv europee adotteranno - in Italia sicuramente con grande ritardo, dato la nostra fisiologica lentezza su qualsiasi progresso tecnologico, ma in Gran Bretagna tra non molto, dato che, come riportato da Digital Sat, "Pace ha lavorato negli ultimi mesi a fianco dei tecnici della BBC [...] in modo da essere presenti sul mercato con un ricevitore in tempo per i Mondiali di Calcio in Sud Africa") è totalmente incompatibile con i decoder DVB-T attuali, quelli che il presidente Berlusconi ci ha caldamente "incentivato" ad acquistare.
Ergo, una volta che il nuovo standard entrerà "a regime" dovremo obbligatoriamente acquistare un nuovo decoder DVB-T2 (fortunatamente retro-compatibile con il segnale DVB-T), e i vecchi decoder DVB-T (compresi i rari DVB-T HD) finiranno in discarica.
Per approfondire la complessa questione, vi rimando a questo interessante topic sul forum di Av Magazine.
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