lunedì 17 novembre 2008

"I due lati della cosa" - 3

Il montaggio e la sonorizzazione de I due lati della cosa (particolarmente laboriosa) furono ultimati solamente il giorno prima della presentazione, tenutasi il 2 dicembre 2004, di cui si è già parlato in un post precedente. La serata ebbe un discreto seguito da parte della stampa. L'amico Piero Galli ne scrisse una recensione sul suo sito (con lo stile spietato, sincero, sarcastico e accattivamente che lo contraddistingue); purtroppo, però, la pagina non è più disponibile.
Come ho già detto, mi riservo di parlare di Brescia Uccide più dettagliatamente.

Vi fu poi una seconda proiezione all'Università Cattolica di Brescia, organizzata dal sottoscritto invitando a partecipare anche l'amico Federico Floridi che presentò Mille/1000, un suo mediometraggio realizzato con il contributo del festival Filmmaker di Milano (dal quale era stato sovvenzionato dopo la vincita di un premio).
La stampa seguì l'evento e ne uscirono un articolo sul Giornale di Brescia, uno su Bresciaoggi e uno sulla rivista Presenza replicato tale e quale sulla Voce del Popolo.
Lisa Cesco di Bresciaoggi fu l'unica a capire (o a non far finta di non sapere) che ero stato io ad organizzare l'"evento", e non l'università. Si merita che il suo articolo, che si scosta un minimo dal freddo stile istituzionale di tutti gli altri, venga fatto leggere anche a voi.


Il film vinse poi il Premio della Giuria Popolare al Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale di Collebeato (Bs). Ricordo bene che la proiezione fu anticipata al pomeriggio in segno di lutto nei confronti di Papa Wojtyla, scomparso pochi giorni prima e di cui si sarebbero tenuti i funerali la sera stessa. La sera della premiazione era presente Punto.Tv di Brescia, che poi confezionò uno speciale molto ben fatto (ne posterò uno spezzone appena possibile).

Una versione sportivissima del film, tagliata di ben 8 minuti per rientrare nel limite dei 20 consentiti, partecipò al Ciclo Film Festival di Brescia, vincendo il terzo premio. [Il sito del Festival che conteneva tutti i riferimenti, è al momento off-line].
Riporto comunque la motivazione della giuria:

Il film si distingue per originalità e vivacità nella trattazione del tema: sia per la scelta dei contenuti dell'articolata sceneggiatura, sia per [illeggibile] del linguaggio utilizzato. La realizzazione, pur con qualche pecca di ritmo nella costruzione degli snodi drammaturgici, risulta gradevole per la scelta azzeccata del registro comico.

La sera della premiazione era presente ReteBrescia, che realizzò uno speciale lunghissimo, in cui si poteva vedere buona parte del mediometraggio. ReteBrescia, che notoriamente sfrutta le proprie produzioni fino all'inverosimile, lo mandò in onda centinaia di volte per riempire buchi di palinstesto, anche sul satellite agli orari più disparati. Mi capitò un paio di volte di mostrare il corto a gente che mi disse: "Ma io l'ho già visto l'altra notte su ReteBrescia...". Oppure: "Ma sta cosa non passava sul satellite?".

La versione definitiva de I due lati della cosa, con piccoli tagli di montaggio, venne preparata qualche mese più tardi e fu proiettata al Museo di Scienze Naturali di Brescia nel giugno del 2005 in occasione della rassegna Visioni, promossa dalla II circoscrizione di Brescia e dall'Associazione Tina Modotti. Coordinatore dell'evento fu l'amico Giulio Nicolis, vecchia conoscenza della BF. In occasione uscì un altro articolo interessante.


Ebbi poi il piacere, nell'aprile del 2006, di mostrare il film presso la Casa del Popolo -detto così suona veramente come Peppone e don Camillo- del circolo Arcibassa di Gussola (Cr), in occasione di una rassegna di cortometraggi di autori indipendenti. Per la prima volta, durante il fantozziano (ma interessantissimo) dibattito post-proiezione, mi fu posta la domanda: "Perché hai fatto un film sulle biciclette?". Finalmente potei parlare -non l'avevo mai fatto- dell'"equazione iniziale".

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